La domanda di Pc è aumentata a livello globale, trainata dal lavoro in remoto e dall’esigenze di terminali per l’insegnamento a distanza introdotto a causa del Covid 19. Ma la crisi innescata dal Coronavirus ha anche provocato un grave ritardo nella produzione e nella logistica, determinando di fatto un calo dell’8% anno su anno in termini di volumi per ciò che riguarda il mercato globale. A riportarlo sono gli analisti di Canalys, secondo cui i vendor nel Q1 avrebbero realizzato un sell-out di 53,7 milioni di desktop. La supply chain è in difficoltà, perché le fabbriche cinesi non hanno riaperto dopo la chiusura legata alle festività del capodanno. Un fattore di ulteriore difficoltà è la mancanza di processori Intel 10 nm, causata dalle difficoltà dell’azienda. Il combinato disposto di questi due elementi ha provocato di fatto l’impossibilità dei vendor di rispondere al rafforzamento della domanda. Terzo fattore, la chiusura di molti punti vendita.

Lenovo è leader di mercato, con una quota del 23,9%. HP è superata, e registra una trimestrale negativa, con -13,8%. Dell invece cresce dell’1,1%, ed è il solo player nordamericano che cresce. Vera e propria debacle invece per Apple, che perde il 21%. Pesa la chiusura degli Apple Store. E qualche difficoltà di troppo nell’e-commerce, che Cupertino ha sempre considerato un canale secondario.

Secondo Canalys l’opportunità per il mercato non si prolungherà necessariamente nella seconda parte dell’anno. La recessione globale rischia infatti di deprimere la domanda già nel Q2, e c’è il rischio concreto che nei numeri complessivi si manifesti nei prossimi trimestri una diminuzione più sensibile.