Salerno – Nel salernitano, come riporta il quotidiano locale Il Mattino, diversi sindaci hanno firmato ordinanze in cui si stabilisce che, nel timore dei rischi alla salute che le installazioni degli apparati e delle infrastrutture per i nuovo standard potrebbero costituire, si decide di mettere uno stop sino a quando la comunità scientifica non si sarà espressa in maniera chiara.

Non si cita esplicitamente il Covid-19, ma è chiaro che l’allarmismo montato nelle ultime settimane è legato al Coronavirus, alle voci non confermate di un legame tra la sua diffusione e la presenza delle antenne, e all’eco della protesta montata in altri luoghi d’Europa, Uk e Svizzera in primis.

Le ordinanze in realtà sono cominciate in qualche caso ancor prima del Covid-19, come a Montecorvino Pugliano. Poi sono seguiti Baronissi, Castel San Giorgio, Mercato San Severino, Montecorice e Pellezzano, tutti in provincia di Salerno.

“La situazione non era ben chiara, e quando si parla di sperimentare, sono sempre scettico. Dico sì all’innovazione, ma quella sana. Aspettiamo, quindi, c’è tutto il tempo per poter studiare e verificare se faccia male o meno”, spiega a Il Mattino Alessandro Chiola, sindaco di Montecorvino Pugliano. Il primo cittadino di Baronissi, Gianfranco Valiante, specifica invece che “L’atto arriva dopo un approfondimento fatto. Nessuna coincidenza. Non risulta alcuna consapevolezza scientifica in ordine all’esclusione dei rischi e, quindi, chiediamo al mondo scientifico e al ministero della Salute se vi sono controindicazioni”. Spiegando inoltre che potrebbe “rivedere l’ordinanza, se avrò garanzia totale che questa tecnologia garantisca la salute dei cittadini”.