Milano – Il presidente dell’Associazione generale dello spettacolo (Agis), Carlo Fontana, all’indomani del parere espresso dal Comitato tecnico scientifico per garantire le misure di sicurezza contro il Covid-19, affida un documento di riflessione al ministro Franceschini, spiegando i problemi relativi alla riapertura.

“Rimettere in moto la macchina dello spettacolo dal vivo e anche delle sale cinematografiche in poco tempo, e cioè nella prima settimana di giugno, è difficile. I paletti fissati dagli esperti non sono compatibili con le nostre esigenze”, spiega Carlo Fontana, indicando che il numero massimo di presenze (200 al chiuso, 1000 all’aperto, lavoratori compresi) potrebbe essere rispettato forse da qualche cinema, ma sicuramente non dai teatri. Inoltre, continua, “prima di possibili riaperture, dobbiamo poter accedere ai nostri uffici per riattivare servizi, pianificare le prove, riavviare l’attività produttiva necessaria all’esecuzione e anche alla proiezione”, tuttavia, “è assolutamente necessario tornare a operare, e l’ok a ripartire da giugno è comunque un buon risultato. È un modo per ridare fiducia ai lavoratori e speranza ai cittadini di tornare in luoghi simbolo della socialità”.