Roma – Il settore cultura e spettacolo, che comprende cinema, teatro, musica, musei, nonchè mezzo milione di occupati, è stato uno dei più colpiti dall’emergenza Coronavirus: infatti, l’intero settore si avvia a perdere almeno un miliardo e mezzo di euro.

Per quanto riguarda le sale cinematografiche, il giro d’affari del 2019 si aggirava sui 600 milioni di euro, mentre il 2020 ha già bruciato tre mesi di incassi, con previsioni altrettanto negative anche per i mesi a venire. La produzione cine-televisiva infatti è ancora ferma e secondo alcune stime dell’Osservatorio Apa (Associazione Produttori Audiovisivi) il comparto sta perdendo circa 80 milioni al mese e ogni settimana di stop ha un costo che oscilla fra i 200 e i 300 mila euro.

Tra le misure messe in atto dal Decreto rilancio, è prevista una cifra di un miliardo da destinarsi alla cultura, mentre i lavoratori dello spettacolo potranno accedere a un bonus di 600 euro, a patto che siano iscritti al Fondo e che nel 2019 abbiano versato contributi per sette giornate lavorative e ottenuto un reddito non superiore ai 35mila euro. Inoltre, il Fondo emergenza spettacolo per cinema e audiovisivo è stato aumentato a 295 milioni per il 2020 (poco meno di quanto il settore ha perso in soli in tre mesi), mentre ammonta a 210 milioni di euro il sostegno agli spettacoli, da dividersi però tra concerti, fiere, congressi e mostre.