Washington (Usa) – Gli Stati Uniti, attraverso l’United States Trade Representative (Ustr), hanno aperto una nuova indagine sulle digital tax adottate dai loro partner commerciali. L’inchiesta ha un obiettivo preciso: stabilire se i provvedimenti attuati hanno portato in qualche modo a una discriminazione che portasse a penalizzare gli scambi commerciali statunitensi, e in particolare le big dell’hi-tech. A finire nel mirino della ricerca sono state le digital tax di Austria, India, Indonesia, Turchia e anche Italia, mentre sono ancora al vaglio i provvedimenti di Brasile, Repubblica Ceca, Unione europea, Spagna e Regno Unito. In base alla Sezione 301 del Trade Act del 1974, il presidente degli Stati Uniti può intraprendere, in via unilaterale, delle misure per rimuovere qualsiasi pratica di un governo straniero che violi un accordo commerciale, o che penalizzi gli scambi commerciali con gli Usa. Se le violazioni verranno accertate, gli Stati Uniti potrebbero stabilire nuove tariffe commerciali con i suoi paesi partner.