Milano – Il virus ha cambiato i rapporti tra aziende e consumatori. Oltre alla preoccupazione riguardante la situazione sanitaria e quella economica, gli italiani sono infatti diventati più cauti anche nei consumi, privilegiando i prodotti locali e prestando maggiore attenzione al risparmio.

È quanto emerge dall’Accenture Covid-19 consumer survey, uno studio condotto su 1.000 individui per evidenziare gli effetti della pandemia. La ricerca evidenzia che il 31% degli intervistati cambierebbe il proprio operatore telefonico e il 20% la propria banca, in favore di eventuali tariffe agevolate. Inoltre, il distanziamento sociale ha dato una forte spinta alle tecnologie hitech, e in futuro ci si aspetta uno spostamento delle interazioni tra aziende e consumatori dal canale fisico a quello digitale, anche nei settori bancario e assicurativo.

Tra gli intervistati emerge anche una preferenza per le aziende che compiono scelte a impatto positivo su collettività e ambiente. Il 74% del campione afferma di prestare maggiore attenzione agli sprechi mentre il 59% tende a scegliere fornitori di fiducia. Inoltre, in generale sembrano diminuire i consumi per i beni cosiddetti ‘non essenziali’ (esclusi quindi settore alimentare e farmaceutico), mentre cresce l’accesso a piccoli negozi e supermercati di prossimità.