Roma – In soli 14 mesi sono oltre 500 i comuni d’Italia che sono ufficialmente #stop5G. È quanto sostiene il sito dell’Alleanza Italiana Stop 5G, che si autodefinisce “un comitato informale, una rete apartitica e trasversale della società civile spontaneamente coagulata nell’unico obiettivo di rivendicare il principio di prevenzione e precauzione, promuovendo azioni sociali e politiche finalizzate all’esclusiva protezione della salute pubblica e della biodiversità seriamente minacciate dal progetto 5G Action Plan”, ed è nata nella seconda metà del 2018, in seguito all’uscita del libro inchiesta del giornalista Maurizio Martucci, Manuale di autodifesa per elettrosensibili. Come sopravvivere all’elettrosmog di Wi-Fi, Smartphone e antenne di telefonia, mentre arrivano il 5G e il Wi-Fi dallo spazio (Terra Nuova).

Il sito pubblica una lista aggiornata di tutti gli atti prodotti tra Parlamento, Regioni, Province e Comuni in nome del principio di precauzione: question time, interrogazioni, delibere, mozioni, ordini del giorno ed ordinanze sindacali. E in questo elenco, accanto ai piccoli centri, spuntano anche alcuni capoluoghi di provincia, come Ancona, Bari, Messina, Mantova, Modena e Firenze.