Bruxelles (Belgio) – La Commissione europea ha avviato una doppia indagine formale su Apple Store e Apple Pay, con l’accusa di violazione delle regole europee sulla concorrenza.

Nel caso di Apple Store, l’Antitrust contesta sia l’obbligo di utilizzare il sistema di acquisto interno, con una commissione del 30% a favore di Apple su tutti gli abbonamenti sottoscritti dagli utenti per app esterne, sia la restrizione alla possibilità degli sviluppatori di “informare gli utenti di iPhone e iPad su possibilità di acquisto alternative e più economiche”.

Riguardo a Apple Pay, invece, la Commissione vuole fare chiarezza sulle condizioni imposte da Cupertino per integrare il suo sistema di pagamenti mobile in app di acquisti e siti e-commerce. In aggiunta, Apple Pay risulterebbe l’unico sistema abilitato dal sistema operativo Ios per il pagamento dei negozi fisici e prevedrebbe restrizioni per l’uso di device di aziende rivali.

Apple, dal canto suo, nega le accuse e definisce “deludente” che l’Ue appoggi “lamentele infondate da parte di una manciata di aziende che vogliono semplicemente un giro gratis, e non vogliono giocare secondo le stesse regole di tutti gli altri”. Inoltre, dichiara di essersi sempre adeguata alle regole sulla concorrenza e si dice pronta ad accogliere “con favore l’opportunità di mostrare alla Commissione Europea tutto ciò che abbiamo fatto per realizzare questo obiettivo”.