Hong Kong – A seguito dell’approvazione della nuova legge sulla sicurezza nazionale imposta dal governo cinese a Hong Kong, diversi colossi hi-tech hanno deciso sospendere la propria collaborazione con le autorità della regione.

Tra le altre cose, infatti, la nuova legge autorizza il governo a richiedere l’accesso agli account social degli utenti ed eventualmente a rimuoverne i contenuti “per prevenire o fermare il separatismo, la sovversione, il terrorismo e la collusione con paesi stranieri”, pena il carcere.

È per questo motivo che diverse grosse aziende hanno deciso di fermarsi a valutare le conseguenze della nuova legge, che sia per comprendere se vi sia una violazione dei diritti umani o semplicemente per evitare incidenti diplomatici. Tra queste compaiono Google, Facebook, Twitter, Apple, Telegram, Zoom, ma anche ByteDance e Tik Tok.