Bruxelles (Belgio) – La Commissione europea ha varato un piano contro i cosiddetti paradisi fiscali, e cioè i Paesi membri che offrono “misure fiscali preferenziali”, togliendo gettito ai Governi e quindi ai cittadini. Bruxelles ha proposto di modificare il Codice di condotta in favore di “una tassazione equa e semplice che sostenga la ripresa”, con 25 iniziative da attuare entro il 2024. Inoltre, gli Stati dovranno scambiarsi reciprocamente le informazioni sulle entrate generate dai venditori online, per favorire la lotta all’evasione.

Tutto questo mentre il Tribunale Ue annullava la decisione dell’Antitrust, risalente al 2016, che imponeva a Apple di corrispondere all’Irlanda 13 miliardi di euro, più interessi, per alcuni accordi fiscali sottoscritti con Dublino e ritenuti illeciti. Secondo il Tribunale, infatti, la Commissione “ha sbagliato a dichiarare che Apple ha avuto un vantaggio selettivo e quindi, per estensione, un aiuto di Stato” e non sarebbe riuscita “a dimostrare errori metodologici nel tax ruling contestato che avrebbe portato ad una riduzione dei profitti di Apple in Irlanda“.