New York (Usa) – Lo scorso venerdì l’indice Nasdaq ha interrotto una serie di 49 sedute consecutive in rialzo, striscia positiva poi ripartita ieri. Un record che resisteva dal 1979 e battuto soprattutto grazie al traino delle cosiddette Faang, ovvero le big dell’industria digitale: Facebook, Apple, Amazon, Netflix e Google, ma anche Microsoft e Alphabet (holding di Google).

Da sole queste società valgono il 20% dell’intero indice S&P500, che raggruppa le prime 500 aziende Usa, e rispetto allo scorso anno hanno accresciuto il proprio valore del 35%, nonostante il Covid-19 (o forse grazie a esso). Per fare un paragone, le altre aziende inserite nell’elenco hanno perso in media il 5%. Sul podio ci sono Apple a 1.695 miliardi, Microsoft a 1.531 e Amazon a 1.500.

Messe assieme queste società valgono ad ora più del Pil della Germania, quarta potenza mondiale, ferma a 3.400 miliardi di dollari, e persino più di Italia e Francia messe insieme, che sommate raggiungono quota 4.700 miliardi.