Washington (Usa) – Lo scorso 6 agosto Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo, giustificato da “motivi di sicurezza nazionale”, che vieta alle aziende o ai soggetti americani soggetti alla giurisdizione federale, ogni tipo di transazione con TikTok. Il provvedimento avrà validità a partire da metà settembre, dopodiché le attività della celebre piattaforma cinese dovranno essere chiuse, o cedute a terzi.

TikTok, che conta circa 100 milioni di utenti nel solo Nordamerica, fa gola a molti, prima tra tutti Microsoft, che si è già dichiarata pronta a esborsare 50 miliardi di dollari per la sua acquisizione – un prezzo assai conveniente in prospettiva, dal momento che gli analisti prevedono che il suo valore potrebbe arrivare nel prossimo futuro a toccare i 200 miliardi.

Anche Twitter ha manifestato il suo interesse e ha già avviato dei colloqui preliminari con Zang Yiming, fondatore di TikTok. Tuttavia, la capitalizzazione di mercato di Twitter ammonta a circa 29 miliardi di dollari, contro i 1.600 miliardi di Microsoft, che resta la candidata più probabile. Yiming, che ora viene accusato in patria di resa incondizionata di fronte agli Stati Uniti, in passato aveva già rifiutato le proposte di acquisizione di Alibaba e Tencent.