Roma – Aefi (Associazione espositori e fiere italiane) lancia l’allarme sul settore, già duramente provato dall’emergenza Covid. Si prevede che i ricavi del 2020 saranno in caduta del 70%. “Non possiamo fermare nuovamente le fiere”, spiega Maurizio Danese, presidente Aefi, al Sole 24 Ore. “Sono una fonte di business, organizzate da professionisti, il governo non può considerarle alla stessa stregua delle sagre di paese. Dal primo settembre i nostri associati hanno riaperto i quartieri e le 47 manifestazioni si sono svolte in totale sicurezza”. Secondo un’indagine condotta da Astra ricerche, oltre metà degli eventi di quest’anno sono stati cancellati, il 23% è stato rinviato e il 15% è a rischio. “Il nostro è un settore tenuto in scarsa considerazione, talvolta persino ritenuto superfluo. Eppure, tutta la catena del valore collegata genera ogni anno 65,5 miliardi di euro di fatturato aggregato in Italia e dà lavoro a quasi 570mila persone”, nota Salvatore Sagone, presidente Adc Group e portavoce del Club degli eventi, che riunisce 40 tra i principali player di settore.