Roma – L’Antitrust ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google per sospetto abuso di posizione dominante: la società avrebbe violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione europea per la disponibilità e l’utilizzo dei dati per l’elaborazione delle campagne pubblicitarie. A intervenire è stata anche la Guardia di finanza, che ha effettuato un’ispezione delle sedi della società in Italia.

L’Autorità garante della concorrenza ipotizza che Google avrebbe posto in essere una condotta di discriminazione ‘interna-esterna’, rifiutandosi di fornire le chiavi di decriptazione dell’Id Google ed escludendo i pixel di tracciamento di terze parti. Inoltre, l’enorme mole di dati raccolti da Google attraverso le sue applicazioni verrebbe utilizzata in modo discriminatorio, impedendo di fatto un’efficace competizione da parte dei suoi concorrenti nell’ambito della raccolta pubblicitaria online.

La replica di Google, riportata dal Sole 24 Ore, è stata: “La pubblicità digitale aiuta le aziende a trovare clienti e supporta i siti web e i produttori di contenuti che le persone conoscono e apprezzano. I cambiamenti oggetto dell’indagine sono in parte misure per proteggere la privacy delle persone e rispondere ai requisiti del Gdpr (legge europea sulla privacy, ndr)“.