Napoli – Proteste alla sede dell’ex stabilimento Whirlpool di Napoli. La decisione di chiudere il sito produttivo risale alla scorsa estate, ed era fissata per la mezzanotte del 31 ottobre 2020. Da quel momento, però, gli ex dipendenti hanno organizzato un presidio nell’area dello stabilimento, e nella giornata di ieri hanno manifestato in corteo per le strade della città, raggiungendo la stazione centrale e poi la sede della Regione Campania, invitando i membri del governo a un confronto. Il futuro di questi lavoratori al momento è incerto: riceveranno lo stipendio pieno fino al 31 dicembre, dopodiché sono due le ipotesi al vaglio. O la proroga di 75 giorni dall’avvio della cessazione di attività e il conseguente licenziamento collettivo, oppure il blocco dei licenziamenti fino al 21 grazie al nuovo decreto del governo: in entrambi i casi dovrebbero essere coperti dagli ammortizzatori sociali fino ai primi mesi del 2021.