Ingolstadt (Germania) – Secondo quanto riporta il sito tedesco Lebensmittelzeitung.net, in Germania MediaMarkt-Saturn avrebbe chiesto ai propri fornitori un contributo per la ripartenza delle attività di vendita.

Dopo la chiusura a marzo di tutti i 400 store esistenti sul territorio tedesco, Ceconomy, socio di maggioranza della società che controlla l’insegna di hi-tech ed elettronica di consumo, aveva ottenuto un prestito statale di 1,7 miliardi di euro, a fronte di una richiesta di finanziamento pubblico per far fronte alla crisi. Ma l’11 maggio, al momento di riaprire, MediaMarkt ha spiazzato gli operatori del settore con una nuova richiesta, che sarebbe pari all’1% delle vendite nette effettuate dai fornitori nel 2019. Un contributo (limitatamente alle attività tedesche, a quanto risulta alla nostra testata) definito dalla catena leader di mercato una “piccola collaborazione” al rilancio delle attività, e che verrebbe chiesto per il settembre entrante.

La proposta inusuale ha sollevato le lamentale di diversi produttori e distributori, che rilevano come gli altri partner commerciali non abbiano domandato nulla di simile, e che fanno soprattutto notare che la crisi determinata dal Coronavirus non ha colpito solo i punti vendita, ma anche tutta la filiera a monte. Un portavoce di MediaMarkt ha così spiegato la richiesta: “Vogliamo garantire una ripartenza consistente dei nostri mercati di riferimento, assieme ai nostri fornitori”. In molti si sono chiesti se il prestito statale non fosse sufficiente. Una comunicazione interna al gruppo, inviata da Bernhard Düttmann, cfo di Ceconomy, spiega che il finanziamento ha comunque comportato spese elevate, per i consulenti legali che hanno operato al fianco degli avvocati del gruppo, e per le garanzie che sono state domandate dalle banche.

I punti vendita di MediaMarkt, come e in qualche misura più degli store delle altre catene, sono stati particolarmente colpiti in Germania dalla chiusura delle superfici superiori agli 800 metri quadri, perché la maggior parte dei negozi ha una metratura significativamente più grande, con una media di 2.500 metri quadri, sino ad arrivare ai 18mila dello store Saturn nella Mönckebergstrasse di Amburgo. Ceconomy ha dichiarato all’inizio di questo mese che le misure di blocco hanno causato un calo delle vendite, rettificato per gli effetti valutari e le variazioni del portafoglio, del 6,6%, innescando una perdita rettificata al lordo di interessi e tasse per il secondo trimestre di 131 milioni di euro.

Il lockdown tedesco ha riguardato a partire dal 18 marzo tutti i punti vendita e le catene di elettronica, coinvolgendo anche i competitor diretti Expert, Euronics e Medimax. Dal 5 maggio i negozi MediaMarkt e Saturn sono stati riaperti in tutta l’area di vendita in sei dei 16 stati federali: Baden-Württemberg, MeclemburgoPomerania Occidentale, Saarland, RenaniaPalatinato, Sassonia-Anhalt e Turingia. Lo Schleswig-Holstein ha riaperto il 9 maggio e la Bassa Sassonia l’11 maggio. Anche la Baviera dovrebbe seguire questo passo il prossimo lunedì, come annunciato dal Primo Ministro Markus Söder.