Lecce – Secondo le indagini condotte dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce, guidata dal procuratore Leonardo Leone de Castris, i ‘Sambito’ (clan storico del capoluogo pugliese) sarebbero stati i ‘produttori esecutivi’ del film Il Grande spirito di Sergio Rubini, girato a Taranto nell’ottobre 2017. Alcuni rappresentanti della casa di produzione e distribuzione cinematografica Fandango si sarebbero infatti rivolti al clan per le riprese del film.

“La casa di produzione Fandango”, si legge nell’ordinanza, “anziché rivolgersi a ditte specializzate, chiedeva e otteneva il contatto telefonico di Antonio Sambito, referente della criminalità organizzata per il Tamburi (una circoscrizione di Taranto, ndr), al quale venivano avanzate tutte le richieste necessarie per la realizzazione del film”. Sempre secondo le indagini dell’antimafia, “Il clan aveva il controllo monopolistico per il reclutamento delle comparse, necessario per accrescere la fama criminale del gruppo all’interno del proprio quartiere”. Dalle intercettazioni si apprende anche che i Sambito procuravano la droga per gli attori, gestivano i parcheggi e, contemporaneamente, assicuravano che nessun altro muovesse richieste estorsive. Domenico Procacci, fondatore della Fandango, ha spiegato di non esserne al corrente e di aver agito in buona fede: “Di tutto questo noi non sapevamo nulla”.