Roma – Il Corriere della Sera dedica un articolo di Gian Antonio Stella alla questione delle proiezioni estive gratuite, che a partire dal 2018 Anec ha sistematicamente osteggiato. Stella riferisce che nelle scorse settimane persino paesi delle Marche toccati dal sisma, lontani non meno di due ore dalla prima sala cinematografica, si sarebbero visti rifiutare film di catalogo dai distributori.

La questione delle proiezioni gratuite è esplosa due anni fa dopo il successo dell’iniziativa del Piccolo Cinema America in Piazza San Cosimato a Trastevere, che ha prodotto una lettera di Anec Lazio datata maggio 2018, in cui si esprimeva “assoluta e ferma contrarietà a qualsiasi tipo di manifestazione cinematografica che prevede ingressi gratuiti, a maggior ragione per quelle arene estive annunciate in zone in cui sono presenti cinema al chiuso che restano attivi anche nel periodo estivo”. A quella prima manifestazione di ostilità è seguita una lettera congiunta di “disappunto e contrarietà”, firmata assieme ad Anica.

Oggi, alla vigilia della riapertura delle sale, la polemica si rinfocola. Secondo Piera Bernaschi, presidente Anec Lazio, le arene gratuite costituiscono “uno schiaffo in faccia e un insulto a tutti gli esercenti romani che stanno affrontando una situazione drammatica”. Replica Valerio Carocci del Piccolo America: “Noi costiamo in tutto 600mila euro: 300 di contributi pubblici statali e regionali, 300 raccolti da sponsor privati. E portiamo al cinema gratuitamente centomila cittadini l’anno. Pagando regolarmente ai distributori i compensi pattuiti. Tra i 55mila e gli 80mila euro. Per fare un esempio: proiettare Sinfonia d’autunno di Bergman, film stupendo del ‘78 ma impossibilitato a fare qualunque concorrenza a un Men in black III, pagammo 1.220 euro. Insomma, non c’è stato mai regalato niente. Questa guerra non ha senso. La sola regione Lazio ha già dato, per le sole sale laziali, 640 mila euro. Più 9 milioni per le produzioni. Per non dire dei 245 milioni al cinema e al teatro (40 per le sale) più tutto il resto dal Mibact. Vogliamo fare paragoni?”.