Roma – Mercoledì 11 novembre. La vasta operazione internazionale denominata ‘The Perfect Storm’ si è svolta in oltre 19 paesi a tutela del diritto d’autore e ha portato all’oscuramento di oltre 5.500 siti illegali di live streaming e canali Telegram che diffondevano illecitamente contenuti protetti dal copyright in tutto il mondo. Sono inoltre stati confiscati beni equivalenti a oltre 10 milioni di euro nei confronti dei 23 indagati appartenenti all’organizzazione che gestiva il business illecito. Oltre 50 milioni gli utenti della platea mondiale dello streaming illegale, di cui 5 milioni solo in Italia.

L’operazione è stata condotta dal Nucleo speciale tutela privacy e frodi tecnologiche della Guardia di Finanza, in sinergia con il personale del servizio di Polizia Postale e delle telecomunicazioni della Polizia di Stato, e coordinata dal procuratore della Repubblica Giovanni Melillo e diretta dal procuratore Aggiunto Vincenzo Piscitelli e dal sostituto procuratore Valeria Sico. Si è inoltre avvalsa dei canali di cooperazione giudiziaria internazionale tramite l’Agenzia europea Eurojust, mediante il desk italiano diretto dal procuratore Filippo Spiezia, coadiuvato dai sostituti procuratori Aldo Ingangi e Angela Continisio.

“Quello che è emerso in questa operazione è ancora una volta un vero e proprio business illecito legato alla pirateria audiovisiva, ramificato e altamente remunerativo”, ha commentato Federico Bagnoli Rossi, segretario generale Fapav. “Ci troviamo di fronte a dei criminali informatici che con le loro azioni vanno ad alimentare quell’economia del sommerso che tanti danni genera non al solo settore audiovisivo, ma all’economia italiana in generale, stimati in oltre 1 miliardo l’anno, oltre alle perdite legate all’evasione fiscale e al Pil”.