Burbank (Usa) – Il prossimo 10 dicembre, nell’incontro fissato con gli analisti finanziari, i vertici del gruppo Disney illustreranno le strategie da adottare nel 2021 per il comparto delle piattaforme di streaming a pagamento, che, complice la pandemia, sta diventando sempre più centrale nei conti del colosso di Burbank.

A fine settembre, in occasione della chiusura dell’anno fiscale 2020, l’offerta Disney+ era già a quota 73,7 milioni di abbonati. Il doppio di Hulu, che si piazza a quota 36,6 milioni di abbonati, staccando nettamente Espn+, ferma a 10,3 milioni.

Bob Chapek, ceo di Disney, ha dichiarato che per Disney+ sono previste altre operazioni sulla scia di Mulan, uscito il 4 settembre scorso direttamente sulla piattaforma, a un prezzo premium di 30 dollari per tutti gli abbonati. Chapek ha commentato: “Questa iniziativa ha avuto un tale successo che siamo già al lavoro per pianificare strategie simili per i film in uscita nei prossimi mesi”.

Non c’è dubbio, infatti, che il comparto Direct to consumer abbia consentito a Disney di ‘tamponare’ almeno parzialmente le perdite causate dalla pandemia, che sul gruppo di Burbank ha avuto un impatto negativo di 7,4 miliardi di dollari. Nello specifico, le piattaforme hanno portato a Disney ricavi per 16,9 miliardi di dollari, in crescita dell’81% sul 2019.