Roma – L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha concluso un procedimento istruttorio nei confronti di HP Inc e HP Italy S.r.l. al termine del quale ha accertato che, da alcuni anni, HP ha introdotto in molte stampanti inkjet e laser significative limitazioni all’utilizzo di cartucce di inchiostro/toner non originali. Secondo quanto rilevato dall’Autorità, le due società fornirebbero apposite istruzioni di autenticazione contenute nel firmware in base alle quali la stampante riconosce le cartucce originali HP e invece rifiuta di stampare con quelle non originali o prodotte prima di una certa data. In particolare, l’Agcm contesta ad HP di aver omesso di informare i consumatori sulla presenza di questa limitazione, inducendoli a ritenere di dover sostituire le cartucce non originali per carenze o difetti di queste ultime, e dunque a utilizzare soltanto quelle originali HP.

Inoltre, l’Autorità ha accertato che attraverso il firmware HP registra, sempre senza informare i consumatori, i dati di consumo relativi alle cartucce utilizzate, originali o non: dati utilizzati sia per formulare le proprie strategie commerciali, sia per negare l’assistenza per le stampanti che abbiano utilizzato cartucce non originali, ostacolando così la prestazione della garanzia legale di conformità.

Entro 60 giorni dalla notifica del provvedimento, HP dovrà trasmettere una relazione sulle iniziative assunte per ottemperare alla diffida, ed entro 120 giorni dovrà modificare le confezioni di vendita delle stampanti in modo da indicare con evidenza le limitazioni all’uso di cartucce di inchiostro/toner non originali.