Mountain View (Usa) – Rumble, sito per la condivisione di video con sede a Toronto, ha citato in causa Google per presunta condotta anticoncorrenziale. Quella della rivale di YouTube si aggiunge a una già corposa lista di accuse mosse contro il colosso di Mountain View. Nello specifico, Rumble contesta a Google di manipolare “ingiustamente i suoi algoritmi di ricerca”, per posizionare YouTube al di sopra dei competitor nei suoi risultati. Cosa che, secondo le accuse, sarebbe costata al sito canadese un numero significativo di visitatori ed entrate pubblicitarie. Inoltre, Google preinstalla l’app di YouTube sui dispositivi mobili con sistema operativo Android, il che precluderebbe a Rumble la possibilità di accedere a una parte degli utenti. Google, dal canto suo, nega le accuse e tramite un portavoce dichiara: “Ci difenderemo da queste affermazioni infondate”.