Londra (Uk) – Il commercio online, complice anche la pandemia, è in piena espansione. Secondo la Statista Global Consumer Survey, nel 2020 quasi la metà dei tedeschi ha restituito ordini effettuati online. Per fare un paragone, nella vicina Polonia, la percentuale scende significativamente, attestandosi al 36%. Tra i prodotti resi con più frequenza l’abbigliamento e le scarpe, mentre vengono restituiti più di rado i prodotti di elettronica di consumo e gli elettrodomestici. Il tasso di resi è, inoltre, particolarmente basso per cosmetici e prodotti alimentari.

Bisogna però considerare l’impatto delle restituzioni a livello economico e ambientale, che appare complessivamente negativo. In un sondaggio della Statista Global Consumer Survey, il 55% dei rivenditori afferma infatti che i prodotti restituiti non possono più essere classificati come merce di qualità e vengono quindi distrutti o riciclati. Invece, per il 50% degli intervistati, solo la merce leggermente danneggiata potrà essere venduta come usato o nei saldi.