Limbiate (MB) – Doccia fredda per i lavoratori di Euronics Galimberti. Con una lettera è stato comunicato ai dipendenti in amministrazione straordinaria, che da sabato 6 febbraio le saracinesche dei sette negozi attualmente attivi in Lombardia resteranno abbassate. “Le condizioni operative e finanziarie della Società, purtroppo a voi ben note, non consentono l’ulteriore prosecuzione delle attività di vendita”, scrive il commissario straordinario Maurizio De Filippo. “Le chiusure imposte per la pandemia, durante il periodo natalizio e nelle successive settimane hanno, infatti, comportato un calo delle vendite, che ha aggravato il precario equilibrio economico finanziario in cui l’azienda già si trovava”. Con la chiusura dei punti vendita, quindi, il personale verrà posto in cassa integrazione straordinaria o eventuali altri ammortizzatori sociali.

La notizia arriva proprio a ridosso della data che potrebbe rappresentare una speranza per almeno alcuni dei 200 lavoratori di Euronics Galimberti. Infatti, dopodomani, giovedì 4 febbraio, è prevista la valutazione delle eventuali offerte pervenute per l’asta pubblica che riguarda tutti i sette punti vendita della catena. Con una base di 2,34 milioni di euro complessivi, sono in vendita, in maniera distinta e separata, i negozi di Limbiate (MB, sede anche del magazzino, della logistica e dell’amministrazione), di Seregno (MB), di Milano Corso Buenos Aires e di Milano via Solari, di Como, di Pavia e di Lonato sul Garda (BS). “Nella migliore delle ipotesi, per i negozi che saranno assegnati all’asta, i lavoratori potrebbero tornare in servizio sotto una nuova insegna nel giro di un paio di mesi, per tutti gli altri invece si apre un futuro carico di incertezze”, commenta Andrea Montanari di Filcams Cigl Brianza.