Bruxelles (Belgio) – Nuovo affondo dell’Europa contro i colossi del mondo digitale. Stando a quanto rivelato dal Financial Times, il Parlamento europeo vorrebbe inserire nel Digital services act e nel Digital markets act (presentati a dicembre) l’obbligo di remunerazione per le notizie riportate sulle piattaforme Ott e sui social network.

Intervistati dal quotidiano londinese, gli eurodeputati Andrus Ansip (Estonia) e Alex Saliba (Malta) hanno elogiato il modello australiano, in quanto riesce ad affrontare “i forti squilibri di potere contrattuale” tra le big tech e gli editori. “Con la loro posizione di mercato dominante nella ricerca, nei social media e nella pubblicità, le grandi piattaforme digitali creano squilibri di potere e beneficiano in modo significativo dei contenuti delle notizie. È giusto che restituiscano un importo equo”, commentano i due parlamentari.

Quindi, unitamente alla legge sul copyright approvata nel 2019, l’idea dell’Ue sarebbe quella di ‘prendere spunto’ dalle misure approvate in Australia, già fortemente criticate da Google, che avrebbe minacciato di chiudere le attività nel Paese, e sostenute invece da Microsoft. Le modifiche legislative includerebbero l’opzione di arbitrato vincolante per accordi di licenza e la richiesta alle società tecnologiche di informare gli editori sulle modifiche alla classificazione delle notizie sui loro siti.