Varsavia (Polonia) – Nei giorni scorsi CD Project Red, publisher di Cyberpunk 2077, ha ammesso pubblicamente su Twitter di aver subito un cyber attacco che ha violato alcuni dei suoi sistemi di sicurezza, sottraendo alcuni dati interni e lasciando un messaggio di riscatto.

Tra le informazioni sensibili, gli hacker sarebbero riusciti ad avere accesso ai codici sorgente di Cyberpunk 2077 e The Witcher 3, oltre a documenti contabili, amministrativi e legali, con la minaccia di pubblicare e/o vendere tutto nel caso non si arrivasse preso a un accordo. Il publisher si è rifiutato di cedere alle minacce, sostenendo che la sua infrastruttura It è già stata messa in sicurezza e che tra i dati trafugati non ci dovrebbero essere le informazioni personali dei giocatori.

Intanto, porzioni dei codici sorgente di Cyberpunk 2077, di The Witcher 3: Wild Hunt e del card game Gwent stanno già comparendo in aste online. “Questi attacchi ransomware ‘double extortion’, in cui gli hacker rubano i dati e minacciano di diffonderli a meno che le loro richieste non vengano soddisfatte, sono sempre più comuni”, ha commentato Jon Niccolls, Emea & Apac incident response lead della società di cyber sicurezza Check Point. “Nel terzo trimestre del 2020, quasi la metà di tutti gli incidenti ransomware includeva una minaccia di rilasciare i dati rubati”.