Roma – I numeri di telefono e in alcuni casi nome e cognome, data di nascita e indirizzo di posta elettronica di circa 35 milioni di italiani iscritti a Facebook stanno circolando in rete, gratuitamente, dopo essere stati pubblicati su un sito per hacker. Lo rivela Business Insider, che spiega come questi dati facciano parte di un più corposo database di 533 milioni di profili da più di cento Paesi, incluso quello del ceo Mark Zuckerberg. Tra questi, l’Italia è fra i più colpiti, con un numero di persone coinvolte che corrisponde alla quasi totalità degli utenti del social network. I dati sensibili, si spiega, farebbero parte di un’operazione di hackeraggio risalente al 2019. Notizia confermata dallo stesso colosso di Menlo Park, che racconta essersi trattato di una vulnerabilità che tramite un software permetteva a chiunque di setacciare il social network in cerca dei numeri degli iscritti. La novità, adesso, è che il database è stato reso disponibile gratuitamente e sarebbe “accessibile a chiunque abbia conoscenze tecniche di base”, spiega l’esperto di cybersicurezza Riccardo Meggiato al Corriere della Sera. Anche se la vulnerabilità era precedente all’entrata in vigore del regolamento europeo per la protezione dei dati personali Gdpr, nel 2019 Facebook aveva contattato il Garante irlandese per la privacy, che adesso sta verificando se i dati sono effettivamente gli stessi di due anni fa. Inoltre, secondo fonti interne, anche il Garante italiano sarebbe al lavoro per limitare i rischi.