Los Gatos (Usa) – Secondo i nuovi dati di Ampere Analysis, Netflix avrebbe perso più del 30% della sua quota di mercato negli Stati Uniti nel 2020, a causa soprattutto dell’ingresso di nuovi player sulla scena delle piattaforme di streaming. Il colosso di Los Gatos continua infatti a dominare il segmento per ciò che concerne il numero totale degli abbonati, ma la market share è scesa in dodici mesi dal 29 al 20%. La parte più rilevante di questa quota, poco più del 5%, è stata sottratta da Peacock, mentre Hbo Max avrebbe preso il rimanente 3%. Un segnale d’allarme? Presto per dirlo a tutti gli effetti: Netflix, infatti, ha generato negli Usa più di 25 miliardi di dollari di entrate. Secondo le stime di Ampere, dietro a Netflix ci sarebbero Amazon Prime Video, con il 16% di quota di mercato, seguita da Hulu con il 13%, Hbo Max con il 12% e Disney+ con l’11%. Apple Tv+ e Peacock varrebbero il 5%, Espn il 4%, Paramount+ e Starz il 3%, YouTube Tv, Sling Tv e BritBox l’1%, per una frammentazione senza precedenti, prodotta dalla scelta delle major di avere una propria piattaforma proprietaria in competizione diretta con gli streamer. Nel complesso, la famiglia media statunitense spenderebbe circa 40 dollari al mese per i servizi di streaming. La cifra è in aumento del 17% rispetto alla media di 34 dollari spesi mensilmente all’inizio del 2020. Nel contempo circolano già i dati elaborati da JustWatch relativamente ai primi tre mesi del 2021, sempre per ciò che riguarda il mercato Usa. I numeri hanno qualche scostamento rispetto a quelli di Ampere: Netflix è leader di mercato con il 31%, seguita da Amazon Prime Video al 21% e Disney+ che avrebbe raggiunto Hulu al 13%. A marzo però Disney+ ha continuato a crescere, unitamente a Peacock, e si è posizionata davanti a Hulu. Secondo gli analisti di Needham, infatti, la piattaforma di Disney è proiettata a impiegare non più di sedici mesi per raggiungere i 100 milioni di abbonati, cifra che Netflix ha conseguito dopo ben 10 anni di attività.