Napoli – Intervistato dal Corriere della Sera, l’amministratore delegato di Whirlpool Emea, Luigi La Morgia, ha risposto ad alcune domande sulle future sorti dello stabilimento di Napoli, interessato già mesi fa dal blocco della produzione e a cui seguirà il licenziamento di numerosi lavoratori. L’ad ha spiegato che, essendo stata fermata a ottobre, l’attività produttiva non potrà più riprendere, in quanto le lavatrici assemblate nella sede di Napoli non avrebbero più mercato, e non sarà possibile trasferirvi una produzione differenze in quanto ogni sito è specializzato su una determinata referenza. “Da due anni diciamo che la produzione nello stabilimento di Napoli non ha futuro. Abbiamo provato in ogni modo a farlo funzionare. Ci abbiamo investito 100 milioni di euro negli ultimi 10 anni. Una volta esperite tutte le possibilità, però, bisogna affrontare il problema e cercare soluzioni vere, stabili, non a brevissima gittata”, continua La Morgia. Sul destino dei lavoratori di Napoli, commenta: “Siamo disponibili al confronto. Aspettiamo che Invitalia metta in campo eventuali proposte di reindustrializzazione. A quel punto potremo valutare il nostro concreto contributo. L’Italia resta centrale per Whirlpool. Ma il piano industriale 2022-2024 e la vicenda dello stabilimento di Napoli sono due questioni separate”.