Milano – Upa, l’associazione di categoria delle imprese inserzioniste, ossia che utilizzano la pubblicità per far conoscere i propri prodotti e servizi ai consumatori, ha organizzato presso il teatro Parenti di Milano un convegno dedicato all’influencer marketing. Un settore che in Italia potrebbe arrivare nel 2021 a investimenti per 272 milioni di euro, con una crescita del +12% rispetto al 2020. A ricorrere a questa leva sono ormai quasi tutti i settori: dal fashion alla cosmetica, dalla tecnologia all’automotive, fino al largo consumo, in grande aumento nel biennio 2020/2021.

E proprio in questo periodo di tempo il social a registrare la crescita più marcata è TikTok, accompagnato da YouTube. Frena invece Facebook. Per l’80% del campione analizzato da Upa, l’influencer marketing è ormai un media a tutti gli effetti, e rappresenta tra il 3% e 4% degli investimenti pubblicitari complessivi.

“Gli influencer sono un eccellente strumento di marketing, sempre più utilizzato dalle nostre aziende e in tanti paesi avanzati anche da istituzioni pubbliche, come è avvenuto per le campagne vaccinali”, sottolinea Raffaele Pastore, direttore generale di Upa. “Le aziende, quando affrontano il tema degli influencer, devono fare scelte oculate. I valori e la personalità dell’influencer dovrebbero combaciare con quelli della marca, così come la qualità dei contenuti espressi e la sua correttezza nel proporli. È utile sviluppare rapporti strategici di lungo termine in modo da rafforzare la relazione tra marca e influencer attraverso l’accumulo di dati e insight, permettendo che si creino, così, campagne sempre più efficaci, innovative e coinvolgenti”.