Roma – Il rapporto del Centro Studi Tim, intitolato Smart Italy 5G, ha stimato un contributo positivo della tecnologia 5G sul Pil italiano di 393 miliardi di euro, da qui al 2040. 160 miliardi saranno generati dai servizi per le persone, e i restanti 233 dai servizi realizzati dall’IoT. “Non è un’evoluzione ma una trasformazione, e riguarda non solo il mobile, ma anche il fisso, e porterà un ibrido in cui tutto sarà connesso”, dichiara Stefano Siragusa, chief revenue officer di Tim. “Trasformerà anche le altre tecnologie: quello che vediamo ora sono le prime idee su quello che si può fare, molte altre cose le scopriremo nel tempo, saranno create dall’intelligenza umana”. Per la sanità si parla di teleconsulto, telemonitoraggio e telechirurgia, per un beneficio di un miliardo di euro all’anno a partire dal 2025. Per quanto riguarda la manifattura il 5G potrebbe aumentare la produttività fino all’1% all’anno, mentre per l’automotive si parla addirittura di un impatto positivo di 3,2 miliardi all’anno, grazie all’abilitazione della guida autonoma e al miglioramento dell’intrattenimento multimediale a bordo.