Milano – Secondo i dati emersi dal Rapporto Europeo sull’eCommerce 2021, presentati durante la prima giornata di Netcomm Forum Industries, nel 2020 l’eCommerce europeo è cresciuto fino a 757 miliardi di euro, con un aumento del +10% rispetto ai 690 miliardi del 2019. La pandemia ha fatto esplodere il commercio sul web, nonostante prima dell’emergenza sanitaria il 70% dei rivenditori e grossisti non fosse organizzato per le vendite online. Cadono le frontiere: più del 20% dei consumatori europei ha comprato nel 2020 in un paese diverso da quello di residenza.

I nuovi e-shopper si aspettano soluzioni sostenibili non solo nella scelta dei materiali e nella produzione, ma anche delle modalità di consegna e spedizione, che devono essere sempre più attente all’ambiente circostante, e delle confezioni, le quali devono essere riciclabili ed eco-friendly. Alla domanda di sostenibilità seguono altre due tipologie di aspettative legate all’evoluzione digitale dei servizi. La prima è quella dell’innovazione tecnologica (40%): realtà aumentata, chioschi interattivi in store, possibilità di consultare in negozio contenuti online (per esempio attraverso QR code) sono elementi sempre più interessanti agli occhi dei consumatori italiani. Ma anche le innovazioni nell’ambito logistico (32%), come provare in negozio e ricevere a casa il prodotto, il click&collect in store e la possibilità di acquisto in un negozio e ritiro presso un altro punto vendita, per molti acquirenti sono servizi ormai ritenuti indispensabili.

“I consumatori italiani, in ogni canale e in ogni momento del loro percorso di shopping, ricercano la qualità del servizio, e a oggi i dati di soddisfazione mostrano come l’online si contraddistingua per semplicità, velocità e appagamento complessivo”, ha commentato Roberto Liscia, presidente di Netcomm. “La rilevanza dei punti di contatto fisici rimane tuttavia fondamentale. E le aziende più attente stanno proprio lavorando per integrare elementi di fisicità all’interno dell’esperienza virtuale di acquisto, ad esempio tramite il livestreaming commerce, che in Asia è un fenomeno importante e del quale sentiremo presto parlare anche in Italia”.