Dublino (Irlanda) – Anche l’Irlanda e l’Estonia hanno deciso di aderire all’accordo globale su una corporate tax minima del 15% per le multinazionali, che entrerà in vigore a partire dal 2023. La conferma è giunta dal ministro irlandese delle Finanze, Paschal Donohoe, dopo il via libera da parte del governo.

“Una decisione difficile, ma giusta e pragmatica”, ha ammesso Donohoe, che si è detto fiducioso sul fatto che il paese possa restare competitivo in termini di investimenti da parte delle multinazionali. Un regime fiscale agevolato, infatti, era stato il principale motivo per cui l’Irlanda era stata scelta come sede del quartier generale europeo di colossi come Google, Apple e Facebook. La nuova aliquota riguarderà oltre 1.500 società, che impiegano localmente circa 400mila dipendenti. Invece, le piccole e medie imprese irlandesi che hanno un giro d’affari inferiore ai 750 milioni di euro continueranno a pagare il 12,5% sui profitti.

“Si tratta di un passo epocale ed estremamente positivo per gli sforzi collettivi europei nel costruire un sistema di tassazione globale più equo e stabile”, ha commentato in un tweet il commissario europeo all’Economia Paolo Gentiloni.