Tokyo (Giappone) – In un’intervista con il Financial Times Takayuki Kobayashi, ministro nipponico per la Sicurezza economica, ha dichiarato che parte della nuova strategia di crescita del Giappone si fonderà sulla costruzione di una catena di fornitura autonoma di microchip. Il ministro ha ammesso che si tratta di un settore sempre più cruciale a livello economico, soprattutto in un periodo storico in cui le forniture internazionali stanno subendo delle interruzioni a causa della pandemia. Per riuscire in questo intento, Tokyo si è assicurata un nuovo alleato, Taiwan, dove si trova la Tsmc, una delle più grandi fabbriche di semiconduttori al mondo. Quest’ultima il prossimo anno aprirà un nuovo stabilimento nella città di Kumamoto, nel sud del Giappone, che sarà operativa a partire dal 2024 e fungerà da fornitore soprattutto a Sony.

Di recente Tmsc ha inaugurato anche un impianto in Arizona, e sta progettando l’installazione di un sito produttivo in Germania, allo scopo di decentrare sempre più la produzione di chip e far fronte all’avanzata di Samsung, supportata da un governo coreano che ha appena messo sul piatto 451 miliardi di dollari per diventare una superpotenza mondiale nel settore.