Roma – L’Antitrust ha sanzionato Amazon e Apple per un accordo del 2018, che impediva a tutti i rivenditori legittimi di prodotti Apple e Beats ‘genuini’ di operare su Amazon.it. L’istruttoria ha accertato come alcune clausole contrattuali abbiano permesso la vendita di prodotti Apple solo ad Amazon e ad altri soggetti scelti singolarmente e in modo discriminatorio. Violando quindi l’art. 101 del Trattato sul Funzionamento dell’Unione Europea. Nello specifico, è stata appurata la volontà di introdurre una restrizione quantitativa dei rivenditori. L’Autorità ha inflitto una sanzione di 68,7 milioni di euro alle società del gruppo Amazon, e una sanzione di 134,5 milioni di euro a quelle del gruppo Apple. Infine, la decisione dell’Antitrust riconosce, in linea con la giurisprudenza della Corte di giustizia Ue, la necessità che i sistemi di distribuzione, al fine di essere compatibili con le regole sulla concorrenza, si basino su criteri di natura qualitativa, non discriminatori e applicati indistintamente a tutti i potenziali rivenditori.

La risposta di Apple non si è fatta attendere: “Rispettiamo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ma crediamo di non aver fatto nulla di sbagliato, e intendiamo fare ricorso”. E anche Amazon si è espressa in merito: “Siamo in profondo disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato e intendiamo fare ricorso. La sanzione comminata è sproporzionata e ingiustificata. Respingiamo le considerazioni dell’Agcm secondo cui Amazon trae vantaggio dall’esclusione dei partner di vendita dallo store, poiché il nostro modello di business si basa sul loro successo”.