Londra – I fan europei di PlayStation 5 preferiscono ancora recarsi nei negozi per acquistare i videogiochi rispetto a scaricarli digitalmente. È quanto emerge dall’osservazione di Gsd, che tiene traccia delle vendite ‘fisiche’ di videogame in 23 paesi e di quelle digitali in 49 paesi, coprendo tutti i principali publisher. Da novembre 2020 (mese di lancio di Ps5) a fine agosto 2021, la vendita al dettaglio ha costantemente superato il digital download, ad eccezione del novembre 2020, unico mese in cui il digitale ha battuto il fisico con 950mila unità vendute contro 840mila. Da quel momento in poi, la tendenza si è invertita, e il divario tra le due forme di acquisto è andato ampliandosi nel tempo. A dicembre 2020, sono stati venduti cinque giochi al dettaglio ogni quattro download. Alla fine di agosto, il rapporto è diventato tre giochi in scatola pacchettizzati ogni due digitali.

Quattro i possibili fattori che stanno contribuendo a questa preferenza, secondo Sam Naji, video games consultant per Gsd. In primo luogo, un punto prezzo di circa 70 euro spinge i giocatori a investire in un articolo ‘fisico’, motivo collegato anche a un secondo aspetto, quello del collezionismo e del piacere di creare una libreria per la propria console. Un ruolo importante lo investe anche la possibilità di prestare e scambiare i giochi. Infine, il digital download viene soprattutto usato per scaricare titoli di back catalogue, e PlayStation 5 è ancora troppo giovane per avere una libreria corposa in questo senso.