Londra (Uk) – Nel 2021, le vendite di giochi nel Regno Unito sono diminuite del 3,3% rispetto all’anno precedente, a 4,2 miliardi di sterline, come rileva Era (Entertainment Retailers Association) nel suo rapporto annuale. Tuttavia, le vendite sono aumentate del 13,9% rispetto ai dati pre-pandemia del 2019. Nel 2020, il settore si è comportato eccezionalmente bene, con una crescita del 17,8% su base annua. Nell’anno appena trascorso, invece, a penalizzare il mercato, secondo Era, è stata soprattutto la crisi dei semiconduttori. In particolare, a essere diminuite sono le vendite fisiche, in calo del 20,8% (-15,1% rispetto al 2019), mentre il digitale è sceso solo dello 0,4% su base annua, aumentando però del 19,4% sul 2019. Il gioco più venduto dell’anno è stato Fifa 22, con 917mila copie fisiche e 1,3 milioni di unità digitali, per un totale di 2,2 milioni di copie.

L’unica categoria di giochi ad aver registrato una crescita anno su anno è stata quella dei titoli mobile, +8,1%: il mercato mobile è ora tre volte maggiore di quello del software per console fisiche ‘tradizionali’. Nonostante il leggero calo, i videogame restano il settore dominante nell’industria britannica dell’entertainment, generando circa il doppio delle entrate rispetto alla musica. L’intero settore (che combina videogiochi, musica e video) nel 2021 vale 9,7 miliardi di sterline, +4,6% su base annua.