Bruxelles (Belgio) – L’Unione europea ha finalmente raggiunto un accordo politico in merito al Digital Markets Act (Dma), la normativa che mira a scoraggiare e reprimere le azioni anti-concorrenziali messe in atto dalle maggiori piattaforme tecnologiche al mondo, per assicurare in più possibile una parità di condizioni tra tutti gli attori dei mercati digitali globali. In base a quanto deciso dai rappresentanti del parlamento europeo e del Consiglio europeo, il Dma riguarderà tutte le piattaforme con una capitalizzazione di mercato di 75 miliardi di euro o un fatturato nello Spazio economico europeo pari o superiore a 7,5 miliardi di euro. Rientrano quindi nel novero delle realtà coinvolte tutte le principali Big Tech, come Google, Meta, Apple e Amazon, ma l’accordo potrebbe includere anche Booking e Alibaba.

Le nuove regole includono restrizioni sulla combinazione di dati personali provenienti da diverse fonti, permessi per consentire agli utenti di installare app da piattaforme di terze parti, divieti sui servizi di raggruppamento e divieto di pratiche di autopreferenzialità. Il Parlamento è anche riuscito anche a convincere il Consiglio dei requisiti di interoperabilità per i servizi di messaggistica, il che significa che gruppi come WhatsApp, Facebook Messenger o iMessage dovranno aprirsi e interagire con piattaforme di messaggistica più piccole.

Le sanzioni per la violazione delle regole possono arrivare fino al 10% del fatturato mondiale annuo in caso di prime infrazioni e persino fino al 20% se l’illecito dovesse essere ripetuto.