Santa Monica (Usa) – Lo sviluppatore di videogiochi Activision, spinta da Microsoft nel processo, avrebbe in cantiere delle soluzioni per integrare gli Nft nei suoi titoli. Secondo voci di corridoio, la casa di sviluppo Activision Blizzard, famosa soprattutto per aver portato alla luce la saga di Call of Duty (CoD), starebbe progettando delle soluzioni per integrare i non-fungible-token (Nft proprio nel franchise “first-person shooter”.
La notizia arriva da un insider del settore (o presunto tale) che si fa chiamare su Twitter con lo pseudonimo “RalphsValve”, il quale già in passato ha fatto trapelare informazioni rilevatesi corrette. Activision, da parte sua, non ha rilasciato alcun commento o annuncio che riveli un qualche piano per l’integrazione degli Nft. Tuttavia, le speculazioni si sono diffuse molto velocemente, e i membri della community hanno cominciato a riflettere sulle possibili soluzioni, da un nuovo tipo di approccio agli elementi in-game, come armi, skin e badge, fino a nuove modalità di gameplay o oggetti collezionabili.
Da parte sua, Activision ha però alle sue spalle chi al mondo Nft ci si sta approcciando seriamente, ovvero Microsoft. L’azienda fondata da Bill Gates ha recentemente acquistato (gennaio 2022) la casa di produzione per la cifra monstre di 69 miliardi di dollari, e si è già mossa nel mondo crypto, puntando forte, come tutte le sue concorrenti, al metaverso. Le cose, come si può intuire, potrebbero infatti andare di pari passo: da un lato la tecnologia di Microsoft, che proprio in funzione del metaverso svilupperà nuove console, e dall’altra il bacino d’utenza di CoD (ma pure, per dirne uno, World of Warcraft o tanti altri) con i suoi 390 milioni di giocatori.