Roma – Debutterà a luglio il nuovo Registro pubblico delle opposizioni, a cui iscriversi per non essere più disturbati telefonicamente dagli operatori dei call center. La novità rispetto al passato è che a essere inclusi non saranno più solo i numeri di telefono fissi presenti negli elenchi pubblici, ma anche i numeri di cellulare e i fissi ‘riservati’. Lo prevede il Dpr 26/2022 pubblicato lo scorso 29 marzo sulla Gazzetta Ufficiale e in vigore a partire da mercoledì 13 aprile.

Al 30 novembre, data dell’ultimo monitoraggio, al Registro erano iscritti 1,525 milioni di numeri fissi e più di 22mila indirizzi postali. L’iscrizione al nuovo Registro sarà gratuita e semplificata (basterà compilare un modulo elettronico o fare una telefonata), e la pratica verrà sbrigata entro il giorno lavorativo successivo. A quel punto, quel numero non potrà più essere contattato, né dagli operatori marketing italiani, né da quelli stranieri. Queste società dovranno quindi consultare il Registro regolarmente, ogni 15 giorni per le campagne telefoniche, per verificare quali contatti possono essere utilizzati. Le sanzioni per la mancata ottemperanza al nuovo regolamento possono arrivare fino a 20 milioni di euro, o fino al 4% del fatturato mondiale totale dell’esercizio precedente.