Roma – Netflix ha patteggiato con l’Agenzia delle Entrate italiana per i mancati versamenti delle tasse dovute. Il colosso dello streaming ha quindi versato 55 milioni e 850mila euro in un’unica soluzione, dopo l’inchiesta aperta dalla Procura di Milano e dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf milanese per omessa dichiarazione dei redditi, ossia per tasse non versate in Italia. Il Gruppo, che dal primo gennaio 2022 ha aperto una sede operativa in Italia, da quel momento ha iniziato a stipulare i contratti e fatturare i corrispettivi provenienti dagli abbonamenti sottoscritti con gli utenti nazionali. Ciò determinerà la tassazione in Italia dei redditi prodotti dalla vendita degli abbonamenti agli utenti residenti sul territorio nazionale.

“Siamo soddisfatti di aver posto fine a questa vicenda, che ha riguardato gli anni fiscali 2015-2019”, si legge in una nota rilasciata da Netflix. “Abbiamo mantenuto un dialogo e una collaborazione costanti con le autorità italiane, e continuiamo a credere di aver agito nel pieno rispetto delle norme italiane e internazionali applicabili al caso di specie”.