Le app sono spesso l’anello debole della sicurezza informatica degli smartphone. Ed è per questo che IMQ (Istituto Italiano del Marchio di Qualità), ha elaborato IMQ MOBSEC, una nuova attestazione di terza parte, da rilasciare solo alle app che abbiano dimostrato di essere state progettate rispettando i requisiti di ‘security by design’ e ‘defense in depth’ e che siano dunque in grado di ridurre il rischio di esposizione a intercettazione o modifica, da parte di malintenzionati, dei dati raccolti e scambiati in rete.

La diffusione dello smartphone è ormai universale, non più solo come strumento di lavoro o di svago, ma come principale, se non unico, dispositivo di accesso alla rete e ai servizi digitali”, ha dichiarato Claudia Piccolo, ICT Security Area manager della B.U. Management Systems di IMQ. “La centralità di questi, come degli altri dispositivi smart che indossiamo costantemente, unita alla grande quantità di sensori di cui sono dotati, fa sì che attraverso di essi non siano più a rischio soltanto file personali e aziendali, ma anche informazioni sensibili come localizzazione, ambiente acustico e fisico circostante e dati sulla nostra salute”.