Milano – Il Centro di Coordinamento Raee ha presentato il Rapporto Gestione Raee 2021, che riassume i risultati delle dichiarazioni annuali fatte dagli impianti iscritti all’elenco obbligatorio gestito dal CdC (in base all’articolo 34 del decreto legislativo 49/2014, le aziende che gestiscono Raee hanno infatti l’obbligo di comunicare al consorzio, entro il 30 aprile di ogni anno, i volumi di rifiuti tecnologici gestiti nel corso dell’anno precedente).
Dal rapporto emerge che gli impianti hanno avviato a recupero 510.367 tonnellate di Raee, il 6,6% in più rispetto ai quantitativi dichiarati nel 2020. Quasi il 77% dei volumi trattati, per la precisione il 76,9%, corrispondente a 392.347 tonnellate, proviene da nuclei domestici, con un incremento della raccolta del 6,2% rispetto al 2020. Il restante 23,1%, pari a 118.020 tonnellate, è riconducibile a Raee di origine differente dai rifiuti tecnologici provenienti dai nuclei domestici (i così detti Raee professionali). Anche in questo caso, il totale raccolto è in crescita, grazie a un incremento dell’8% rispetto al 2020.
Per quanto riguarda i Raee domestici, i maggiori quantitativi riguardano i grandi bianchi (R2) e freddo e clima (R1), mentre l’incremento maggiore (+23,8%) lo registrano Tv e apparecchi con schermi (R3), determinato dall’importante incremento della raccolta che ha caratterizzato l’ultimo quadrimestre dell’anno a seguito dell’erogazione del Bonus Tv. In crescita anche i volumi delle sorgenti luminose (R5) che registrano un incremento dell’8,1% rispetto al 2020, mentre piccoli elettrodomestici ed elettronica di consumo (R4) segnano una battuta d’arresto (-5,4%).