Seoul (Corea del Sud) – Il leader del gruppo Samsung, Lee Jae-yong, ha ricevuto nelle ultime ore la grazia presidenziale, una forma di clemenza che in Corea del Sud si esercita di tanto in tanto nei confronti dei grandi patron condannati per corruzione e altri reati finanziari. Il miliardario Lee Jae-yong era condannato per corruzione e appropriazione indebita lo scorso gennaio, e sarà ‘reintegrato’ per “aiutare a superare la crisi economica della Corea del Sud”, ha dichiarato il ministro della Giustizia Han Dong-hoon. La grazia gli consentirà di tornare a lavorare a pieno titolo, revocando il divieto di lavoro che gli era stato imposto dal tribunale per un periodo di cinque anni dopo la sua pena detentiva. 

A causa della crisi economica globale, il dinamismo e la vitalità dell’economia nazionale sono peggiorati, e si teme che la crisi economica si prolunghi“, ha dichiarato il ministero della Giustizia, in una nota. “Il dicastero spera quindi che l’uomo d’affari possa guidare il motore di crescita del Paese, investendo attivamente in tecnologia e creando posti di lavoro“. 

A Lee Jae-yong è stata concessa la grazia insieme ad altri tre uomini d’affari, tra cui il presidente del gruppo Lotte, Shin Dong-bin. Le entrate complessive del conglomerato Samsung equivalgono a un quinto del prodotto interno lordo della Corea del Sud.