Londra (Uk) – La Competition and Markets Authority (Cma), l’ente deputato al controllo della concorrenza nel Regno Unito, ha stabilito che il processo di valutazione in merito all’acquisizione da 70 miliardi di dollari di Activision Blizzard da parte di Microsoft richiede ulteriori approfondimenti. La Cma teme, infatti, che la fusione potrebbe “risultare in una sostanziale diminuzione della concorrenza”: Microsoft e Activision Blizzard hanno tempo fino a giovedì 8 settembre per dimostrare che l’accordo non avrà un brusco impatto sulla normale competitività nel mercato dei videogiochi.

Due sono i timori fondamentali: che Microsoft trattenga o degradi i contenuti Activision Blizzard destinati ad altre console o servizi di abbonamento, oppure che sollevi delle barriere tali da precludere l’ingresso nel mercato di potenziali rivali, soprattutto nei servizi di cloud gaming. La preoccupazione principale è che la serie Call of Duty possa diventare un’esclusiva Xbox, ma il presidente di Microsoft Brad Smith ha confermato che il franchise continuerà ad essere pubblicato in contemporanea sia sulla Xbox, sia su PlayStation. Dal canto suo, il ceo di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha spiegato ai dipendenti che il processo si sta svolgendo come da previsioni e che l’accordo andrà a buon fine entro l’anno fiscale di Microsoft, che si concluderà il 30 giugno 2023.