Berlino (Germania) – L’autunno si prospetta complicato per il governo tedesco. L’accordo raggiunto nei giorni scorsi sul piano di aiuti da 65 miliardi di euro – cifra più che raddoppiata rispetto ai 30 miliardi già elargiti in favore di famiglie e imprese – sembra non accontentare imprese e cittadini. Che protestano nelle piazze: a Lipsia, in Sassonia il partito di estrema sinistra Die Linke, affiancato da quello di destra Libera Sassonia, ha marciato contro il caro bollette e l’inflazione al grido di “Autunno caldo contro il freddo sociale”.
Il nuovo pacchetto di sostegni prevede un ventaglio di misure fra tagli di tasse e prezzi, sconti o aiuti per pagare bollette e affitti, prestiti a tasso agevolato, e sussidi per pensionati, studenti, lavoratori autonomi e a basso reddito, e Pmi. Proprio ieri alcuni rappresentanti delle imprese hanno espresso il proprio malcontento. Benjamin Schöfer, esponente dell’associazione Dmb, spiega al Sole 24 Ore che le misure approvate non sono di aiuto alle Pmi: “Non abbiamo bisogno dei prestiti agevolati, piuttosto dobbiamo pagare meno l’elettricità, ma non è chiaro come e quando il freno sui prezzi dell’energia sarà attuato”. “La situazione è allarmante”, sottolinea inoltre il ministro all’economia, Robert Habeck, al Financial Times. Intanto, in Germania iniziano a chiudere le prime imprese. A partire dai piccoli: parrucchieri, fornai, cinema, teatri e cooperative di taxi.