Milano – I prodotti non alimentari tornano a correre: il loro giro d’affari tocca quota 104,7 miliardi di euro nel 2021, con una crescita di +12% che recupera le perdite del 2020 e supera addirittura il quinquennio 2017-2021 (+2,2%). Ma il futuro è meno roseo: una quota compresa tra il 50% e il 70% dei consumatori (a seconda del comparto) afferma che ridurrà gli acquisti Non Food o li posticiperà a tempi migliori. È quanto emerge dalla ventesima edizione, appena pubblicata, dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy, lo studio che ogni anno offre una visione d’insieme, ragionata e trasversale del mondo non alimentare, analizzandone i consumi, i canali di vendita, le tendenze, il consumatore tipo, tra innovazioni tecnologiche e trasformazioni del mercato.

Nel 2021 tutti i comparti mostrano trend positivi – a partire da abbigliamento e calzature (+18,7%), mobili e arredamento (+17%) ed elettronica di consumo (-10,2%), che mantiene lo status di primo mercato a valore del non food. E mentre giocattoli e cancelleria si avvicinano ai livelli del 2019, il bricolage incrementa le vendite, ma riduce leggermente la sua quota di mercato.