Albany (New York) – Ad Albany, capitale dello Stato di New York, i lavoratori di un magazzino Amazon hanno bocciato l’adesione ad Amazon Labor Union (Alu), il primo sindacato del gigante dell’e-commerce. Su 800 aventi diritto, infatti, 406 hanno votato contro e solo 206 si sono detti favorevoli. Un risultato che lascia pochi dubbi sulla poca fiducia dei lavoratori. Lo riporta il Washington Post.

La sconfitta, la seconda quest’anno dell’Alu, rappresenta una battuta d’arresto per il percorso sindacale, che rivendica salari più alti e maggiore sicurezza sul lavoro. Sembrerebbe, infatti, che molti dipendenti del gigante dell’e-commerce siano soddisfatti dei loro compensi e dei loro benefit. Lo dimostrerebbe il fatto che su oltre mille stabilimenti Amazon negli Stati Uniti solo tre, fino ad ora, hanno votato a favore del sindacato e due lo hanno bocciato. Ma per l’Amazon Labour Union ci sono state ritorsioni nei confronti dei lavoratori di Albany coinvolti nelle procedure di voto e, dallo scorso luglio, si sono verificati ‘licenziamenti illegali’ e altre violazioni dei diritti sindacali.

Il portavoce del gigante dell’e-commerce, Paul Flaningan, ha respinto ogni accusa replicando che sul fronte della sicurezza l’azienda sta collaborando direttamente con gli impiegati del magazzino nello stato di New York e ha esteso il suo piano salute e sicurezza a oltre 8mila dipendenti in tutto il mondo.