Hewlett-Packard (Hp) taglierà tra i 4mila e i 6mila posti di lavoro entro il 2022, a seguito del calo della domanda di personal computer. L’operazione rientra nel piano ‘Future Ready Transformation‘, che prevede una riduzione dei costi di 1,4 miliardi di dollari l’anno. I risultati trimestrali di Hp mostrano un calo dei ricavi, scesi a 14,8 miliardi (-11,2% rispetto allo scorso anno), come riporta il Sole24Ore. Sull’intero anno, i ricavi si sono fermati a 63 miliardi di dollari, in leggera contrazione (-0,8%) sul 2021.
La divisione Personal Systems ha segnato un ricavo netto di 10,3 miliardi di dollari nel quarto trimestre (-13% su base annua), con un margine operativo del 4,5%. La parte consumer registra un -25%, mentre quella commerciale un -6%. Venduto il 21% in meno di Pc nel trimestre, con i notebook in arretramento del 26% e i desktop del 3%, come riporta Hardware Upgrade. La divisione Printing ha fatturato 4,5 miliardi di dollari (-7% su base annua), con un margine operativo del 19,9%. Le unità vendute sono calate del 3% (ricavi -7%) nell’ambito consumer, e aumentate del 5% in quello commerciale (ricavi +1%). Le vendite di cartucce sono scese del 10%.
“Sappiamo che dobbiamo affrontare un mercato difficile, e crediamo che continueremo ad affrontarlo anche l’anno prossimo dal punto di vista delle scorte. Abbiamo fatto progressi nella loro riduzione, e ci aspettiamo che entro la prima metà del prossimo anno fiscale saremo tornati alla nostra situazione normale”, afferma Enrique Lores, ceo di Hp, in un’intervista riportata da Milano Finanza. “Pensiamo di poter ridurre di 1,4 miliardi di dollari i costi strutturali nei prossimi tre anni, ma con lo stesso programma continueremo a investire nelle attività di crescita dell’azienda”.