Napoli – Agcom, l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, si prepara a modificare il Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica e le procedure attuative ai sensi del decreto legislativo numero 70 del 9 aprile 2003. In questo modo punta a bloccare lo streaming pirata.

Un’integrazione del 2018 al Regolamento stabiliva la possibilità di emanare provvedimenti cautelari qualora una violazione dei diritti d’autore fosse manifesta e sussistendo la minaccia di un pregiudizio imminente, grave e irreparabile per i titolari dei diritti, come riporta il Sole24Ore. Tuttavia i tempi previsti erano di tre giorni, entro i quali l’ordine cautelare doveva essere adottato da Agcom, mentre i destinatari dell’ordine avrebbero dovuto eseguirlo entro 48 ore. Adesso invece si parla di tempi rapidissimi: l’implementazione di una piattaforma tecnologica consentirà ai titolari dei diritti di segnalare i siti pirata ad Agcom, che dovrà tempestivamente inoltrare l’ordine ai provider. A quel punto, i provider saranno tenuti a disabilitare i siti incriminati entro 30 minuti.

Il consiglio di Agcom si riunirà domani. Stando a quanto riporta il Sole24Ore, un probabile relatore sarà il commissario Massimo Capitanio. Il quale era stato promotore, nella passata legislatura alla Camera, di una proposta di legge per il contrasto alla pirateria e al camcording (il fenomeno delle registrazioni nelle sale cinematografiche), e per il tracciamento dei pagamenti online.

Il rapporto Fapav-Isos del 2021 stimava che il danno legato alla trasmissione illegale di eventi sportivi in diretta fosse di 11 milioni di fruizioni perse, per una perdita di 267 milioni di euro di fatturato.